Toro – Sassuolo 2-1 / Torino – Infortuni 0-3

Il teorema di Ferradini s’applica anche al Toro: prendi una squadra, trattala male, sbagliane la programmazione. Ed eccoci, proprio grazie all’imperizia societaria, con gli uomini contati, una panchina insufficiente e una partita quasi rovinata dopo un inizio ben oltre le aspettative. Continua a leggere “Toro – Sassuolo 2-1 / Torino – Infortuni 0-3”

Toro – Sassuolo 3-2 / Lotta e risposta

Il paradosso: quando il sesto/settimo posto era scansato da mezza serie A perché i posti in CL erano ormai già assegnati e i preliminari di Europa League comportano la ripresa degli allenamenti e delle partite fin dal luglio successivo, spesso il Toro recuperava posizioni e poi si adeguava mirabilmente al ciapanò generale perdendo le partite decisive (vedi Atalanta – Torino 2-1 sul finir della stagione scorsa); ora che giocarsi l’EL significa anche avere qualche chance di andare in Champions non bastano neppure 60 punti a due giornate dal termine e una grinta finalmente recuperata per garantirsi l’ultimo posto disponibile per le coppe europee. Continua a leggere “Toro – Sassuolo 3-2 / Lotta e risposta”

Ma è sempre la stessa solfa?

Brutto, anzi pessimo Toro quello visto a Reggio Emilia, davanti a una curva intera di suoi tifosi e contro un avversario non certo di prima fascia. Imbelle, senza idee e deprimente in fase di impostazione, la squadra granata ha fatto il possibile per oscurare il ricordo dell’ottimo debutto di Mazzarri col Bologna: ci è pienamente riuscita, rischiando più volte di perdere dopo essere stata raggiunta in contropiede, pur non avendo pressoché mai attaccato. Paradossale.

Per quanto immeritato, il pareggio è un risultato che non può soddisfarci, ma è pur vero che ben difficilmente il Toro di oggi avrebbe potuto pretendere di più. Gli amanti delle statistiche faranno notare che, seppure invertiti, i primi due risultati di Mazzarri e di Mihajlović in questo campionato sono stati gli stessi (3-0 e 1-1), ma il punto non è questo. Se – mettiamo – i granata avessero impattato giocando come il Sassuolo, avrebbero schiumato rabbia per le numerose occasioni gettate ai sassi sull’1-1, per il palo colpito, ma la superiorità mostrata in campo avrebbe fatto ben sperare per i prossimi incontri; invece, avendo giocato nel modo indecente che abbiamo purtroppo visto, non inducono certo i tifosi al più disteso ottimismo.

Ogni partita fa storia a sé. Tant’è vero che contro il Bologna il Toro era parso trasformato, mentre contro il Sassuolo ha quasi fatto rimpiangere le sterili prove con il serbo in panchina. Tuttavia, lasciando da parte il contributo e l’influsso di qualsiasi allenatore, fosse pure Mourinho, domenica in realtà la squadra ha ripetuto la stessa prestazione offerta troppe volte. Casuale il goal di Obi, sia per come è nato che per la sua episodicità rispetto all’andamento dell’intero incontro: il resto della gara è stato un irritante monologo dei neroverdi, con i nostri incapaci tanto di difendersi quanto di ribattere prima e dopo aver subito il pareggio.

Si possono lodare la prudenza e le sostituzioni di Mazzarri, che ha preferito ridurre i rischi al minimo buttando nella mischia i difensori (Mihajlović avrebbe magari messo in campo due punte, ma forse si sarebbe azzardato a farlo nella stagione scorsa, non in questa), ma vedere un Toro così timoroso è imbarazzante, soprattutto quando ci si aspetterebbe di vederlo cercare quei benedetti tre punti con una convinzione che invece non arriva mai.

La notte dei Teletori – Da Sassuolo-Torino (8 gennaio) a Toro-Genoa (30 dicembre)

Non è stato un anno sensazionale per il Toro. Basti per attestarlo un dato statistico eloquente: nel 2017 la squadra granata ha vinto in campionato appena 10 volte, solo 2 in più rispetto al secondo semestre del 2016, ossia il periodo migliore granata con Mihajlović in panchina; per la cronaca, le 8 vittorie in questione erano state ottenute su 18 partite (per una percentuale del 44%), mentre le 10 dell’anno appena trascorso vanno rapportate a 39 incontri (25,6%). Un peggioramento riscontrato anche nel gioco e non certo imputabile alla crisi di Belotti: nel primo semestre del 2017 il Gallo è stato in piena forma per almeno tre e mesi e mezzo, ma non è servito a tenere il Toro in corsa per un posto in EL. Continua a leggere “La notte dei Teletori – Da Sassuolo-Torino (8 gennaio) a Toro-Genoa (30 dicembre)”

La sintesi: Torino – Sassuolo 3-0 / Sassol nella manica

 

 

 

Dopo la prevedibile vendemmia anticipata contro il Trapani e il deludente pari di Bologna, dove ha dato l’impressione di trattenersi e sprecare inutilmente energie, il Toro si è di nuovo sfogato a dovere contro il Sassuolo, ritrovando in parte il gioco arioso predicato da Mihajlović e la furia dimostrata dallo stesso tecnico dopo la prima sostituzione dell’incontro (con un violento quanto comico siparietto con Castellazzi e Lombardo a suon di spintoni, per l’ilarità dei cronisti) poiché, per un errore della panchina, Acquah era subentrato all’eccellente Rincón anziché a Obi. Il quale, ironia della sorte, ha poi chiuso e suggellato la gara con la rete del salutare 3 a 0.  Per leggere le considerazioni su Mihajlović e soprattutto per vedere la scena delle spintonate, continua cliccando qui